Si è espressa nel gennaio di quest’anno la Corte di Merito di Roma (con sua n. 727) annullando la delibera che vietava al proprietario esclusivo di utilizzare come bed & breakfast la sua unità immobiliare , in quanto il regolamento di condominio non lo vietava in maniera chiara e univoca.
Il giudice capitolino ha accolto quindi il ricorso del condomino contro la delibera assembleare che vietava di esercitare l’attività ricettiva all’interno del proprio immobile.
È vero che il regolamento di condomino, di natura condominiale, può imporre limiti alla proprietà esclusiva,elencando le attività vietate oppure con riferimento ai pregiudizi che si intendono evitare.
Infatti tali limitazioni vanno espresse in maniera chiara.
Se i divieti previsti in regolamento sono troppo generici, vanno interpretati in maniera restrittiva e, comunque, a favore del singolo proprietario.